Chirurgia malformativa
La correzione di una malformazione scheletrica facciale associata ad una
malocclusione dentaria ha un duplice obiettivo, funzionale ed estetico. La
capacità masticatoria e la capacità del linguaggio può infatti essere
compromessa con probabilità elevate di sviluppare sintomatologie dolorose e
disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare.
Ritengo
che l’ aspetto estetico ed il conseguente impatto psicosociale di una
malformazione facciale siano ancor più importanti del problema fisico
correlato. E’ evidente l’ effetto positivo che un viso gradevole esercita
sulla mente dell’ individuo in tema di sicurezza di sè e di autostima.
La chiave di volta di un valido trattamento deve essere
quello di abbinare una buona funzionalità ad una ricerca della migliore
estetica possibile. L’ iter diagnostico e terapeutico di una deformità
dentoscheletrica è un procedimento complesso che interessa differenti aree
del distretto maxillo facciale come l’ articolazione temporomandibolare, la
muscolatura facciale, i tessuti cutanei facciali e gli elementi dentari.
Le principali e più frequenti malformazioni scheletriche sono quelle che
si verificano a carico della mandibola e dell’ osso mascellare con
conseguenti alterazioni dell’ occlusione dentaria.
La soluzione terapeutica per
questo tipo di squilibri è rappresentata da un trattamento combinato di
chirurgia ortognatica ed ortodonzia. Possono in casi selezionati, essere
associati anche interventi di chirurgia estetica, chirurgia rigenerativa e
medicina estetica.
Principali malformazioni trattate:
- Sindrome progenica
- Sindrome prognatica
- Asimmetrie mandibolari
- Laterodeviazioni mandibolari
- Alterazioni morfologiche del mento
- Malocclusioni dentarie
- Craniostenosi
- Microsomia emifacciale